Vincenzo Agnetti
Vincenzo Agnetti (Milano 1926 – Milano 1981) è nato a Milano e ha vissuto in Italia per la maggior parte della sua vita. Si è diplomato all’Accademia di Brera di Milano e ha frequentato la scuola del Piccolo Teatro. Nel 1962 si trasferisce in Argentina, dove lavora nel campo dell’automazione tecnologica. Dopo una breve ma formativa sosta a New York, Agnetti torna in Italia nel 1967. Sebbene durante gli anni trascorsi all’estero abbia mantenuto i contatti con i suoi coetanei milanesi, poco rimane della sua produzione artistica precedente a questo periodo. Agnetti iniziò a lavorare all’Informale d’Arte e alla poesia fin da giovane e contribuì alla rivista Azimuth, fondata da Enrico Castellani e Piero Manzoni e rimasta un documento chiave dell’avanguardia italiana all’alba degli anni Sessanta.
Più tardi, in quel decennio, Agnetti espone la sua Macchina Drogata a Milano, sullo sfondo delle proteste studentesche in tutta Europa. Questo tumulto sociale costituì un terreno opportuno su cui Agnetti perseguì la sua decostruzione del linguaggio e del potere. Proseguendo questa pratica fino agli anni Settanta, Agnetti ha lavorato in modo prolifico per esplorare le possibilità del linguaggio come fondamento e materiale del fare arte. È emerso come uno degli artisti concettuali più significativi in Italia. Il rigore materiale del suo lavoro ha creato un importante legame tra il circuito internazionale itinerante dell’arte concettuale e il contesto emergente dell’Arte Povera. Scrittore da sempre, Agnetti ha scritto ampie critiche e analisi del proprio lavoro. Mostre personali e indagini sul lavoro di Agnetti sono state presentate a Palazzo Serbelloni, Milano (2016), al Museo D’Arte Contemporanea Villa Croce, Genova (2013), al Centro Italiano Arte Contemporanea, Foligno (2012) e al MART, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto (2013). Tra le numerose mostre collettive, il lavoro di Agnetti è stato incluso in Documenta 5 (1972) e in quattro Biennali di Venezia (1995, 1993, 1978 e 1976). Una retrospettiva del suo lavoro sarà presentata a Palazzo Reale di Milano, da giugno a settembre di quest’anno. La mostra di Lévy Gorvy è la prima presentazione personale dell’artista a Londra. Lévy Gorvy presenterà inoltre una mostra di Agnetti a New York nell’estate 2017, accompagnata da un catalogo illustrato con nuove borse di studio e scritti dell’artista.