Giuseppe Civitelli
Giuseppe Civitelli nasce il 26 agosto ad Aiello Calabro, in provincia di Cosenza, figlio di Adolfo Civitelli e Vittoria Giannuzzi. Frequenta le scuole superiori. Consegue il diploma di abilitazione all’insegnamento elementare e diventa maestro di una scuola primaria a Cosenza. Negli stessi anni si appassiona al disegno e alla pittura. Insegna, ricoprendo l’incarico di Direttore Didattico, in scuole italiane all’estero di diverse città europee, fra le quali: Berna, Barcellona, Budapest, Metz, Galatz, Auch, Belgrado, Hayingen, Monaco di Baviera e Tirana. La sua ultima destinazione come professore è stata Hayingen in Germania.
Nel 1953 partecipa al XI Concorso Nazionale della Ceramica al Museo Internazionale delle ceramiche a Faenza con 16 opere: sei vasi, un vasetto con manico, un’anfora a due manici, due lumi, due brocche, una brocchetta, un gallo, una gallinella, e un grottesco a faccia di pagliaccio. Il museo ha poi acquisito una delle ceramiche che è entrata a far parte della collezione.
Nel 1956 prende parte alla XXVIII Esposizione Biennale Internazionale d’Arte a Venezia. Espone alcune opere al XIV Concorso Nazionale della Ceramica al Museo Internazionale delle Ceramiche a Faenza e vince il Premio Industra e Commercio di Faenza. Infine è presente fra gli artisti che partecipano alla V Mostra d’Arte di Via Margutta a Roma. Il 31 gennatio 1959 inaugura la mostra personale di Civitelli alla Galleria d’Arte Il Torcoliere a Roma, in occasione della quale l’artista presenta un gruppo di disegni ed incisioni descritti da Lorenza Trucchi come “di squisita fattura”. Un mondo estroso, vagamente favoloso, che si avvale, in pari misura, della ironia surreale di Steinberg e dell’intimismo grafico di Klee”.
Artista eclettico si dedica anche alla pittura, all’incisione, al design e all’arredamento.
Dal 1973 si dedica soprattutto alla grafica
Alcuni suoi lavori sono presenti nelle collezioni del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, del Museo di Roma di Palazzo Braschi, del Museo Nazionale dell’Artigianato di Firenze oltre che in numerose collezioni private in Italia e all’estero.
Muore a Roma nel 1990.