Luigi Ghirri
Luigi Ghirri nasce il 5 gennaio 1943 a Scandiano, vicino a Reggio Emilia. L’atmosfera della provincia emiliana, il clima del dopoguerra, la ripresa economica e il fermento culturale degli anni ’60, sono elementi forti che accompagnano lo sviluppo di una personalità sensibile ai mutamenti, estremamente curiosa e motivata dal desiderio di conoscenza.
Si diploma come geometra nel 1962 e lavora presso l’ufficio tecnico a Modena. La fotografia da semplice passione, cresce esponenzialmente. Nel 1969 Luigi Ghirri conosce per motivi di lavoro Franco Guerzoni. Nasce un sodalizio fatto di lunghe serate trascorse a parlare e a discutere d’arte. Attraverso Guerzoni, Ghirri entra in contatto anche con altri artisti che operano a Modena, nell’ambito delle tendenze concettuali e dell’Arte Povera, come Carlo Cremaschi, Giuliano della Casa, Claudio Parmiggiani e Franco Vaccari. Da questi incontri nasce una collaborazione e Ghirri realizza fotografie che documentano le loro performance.
Nel dicembre del 1972 espone per la prima volta, con una personale dal titolo Fotografie 1970-1971, nella hall del Canalgrande Hotel di Modena. Nel 1974 Lanfranco Colombo lo invita ad esporre Paesaggi di cartone alla Galleria il Diaframma a Milano. Abbandona l’attività di geometra e apre uno studio di grafica con Paola Borgonzoni, Margherita Benassi e Carlo Nascimbeni. Nell’ottobre del 1975 è invitato alla mostra Art as Photography – Photography as art a Kassel. “Time-Life” gli dedica un portfolio di otto pagine su “Time-Life Photography year” e lo designa come Discovery dell’anno.
Nel 1977 fonda la casa editrice “Punto e virgola”, specializzata in fotografia, con Paola Borgonzoni, il fotografo Giovanni Chiaramonte, Ernesto Tuliozi, Ornella Corradini e Susetta Sirotti. Nel 1979 viene invitato da Arturo Carlo Quintavalle e da Massimo Mussini a progettare una personale presso la sede espositiva dell’Università di Parma.
Collabora e stringe amicizia con scrittori e musicisti ed organizza imprese collettive, coinvolgendo altri fotografi attivi sugli stessi temi, di descrizione del paesaggio italiano, tra cui vanno ricordati Viaggio in Italia (1984) e Esplorazioni sulla Via Emilia(1986). Parallelamente inizia anche l’attività di docenza. La più importante è certamente quella presso l’Università del Progetto, scuola di design a Reggio Emilia.
Muore improvvisamente nel 1992, all’età di 49 anni, a causa di un infarto. Ci lascia un corpo di immagini profonde, a volte ironiche, capaci di emozionare e una profonda riflessione sul linguaggio fotografico.